Spectacular Optical – Videodrome e sperimentazione Vaporwave

Fare musica non è solo comporre canzoni o colonne sonore. Il piacere di fare musica passa anche dalle sperimentazioni psichedeliche, dalla creazione di panorami sonori, musicali e di rumori.  A tal proposito mi fa piacere fare due chiacchiere con Spectacular Optical, e parlare con lui delle sue sperimentazioni vaporwave ambient.

Spectacular Optical: come nasce la tua passione per la musica?

Mi chiamo Giovanni Rocca, ho 22 anni e sono di Lamezia Terme, dove attualmente vivo.
Amo la musica e creo da anni, ma non sono un musicista di professione. Nasce tutto nel 2011, quando con alcuni amici creo un collettivo hip hop che dura circa quattro anni.  Inizio prima a collezionare dischi, poi decido di comprare un sampler spinto dalla sempre più ossessiva curiosità di manipolare, disintegrare e ricostruire campioni provenienti da qualsiasi sorgente sonora esterna. La mia si propone di essere una ricerca sonora psichedelica e aleatoria, ispirata da artisti che hanno portato la logica, il significato, l’arte del campionamento al di là degli ambienti puramente tecnici e musicali.

Karel-Thole urania spectacular optical vaporwave fantascienza

Cosa influenza la tua ricerca musicale di sperimentazione vaporwave?

Karel-Thole-Planet-Plane-1975 urania spectacular optical vaporwave fantascienzaSono un lettore di fantascienza fin da bambino. I libri della serie Urania (e le illustrazioni di Karel Thole) mi hanno ispirato davvero tanto, e al di là delle mie scarse nozioni scientifiche volevo, anzi voglio, ritrovare in musica quegli argomenti, quei paesaggi, quei colori, quelle atmosfere suggestive che mi colpivano dalle copertine ancor prima di leggere i libri. E quelle che immaginavo io stesso, condite però da ansia e cinismo verso il mondo vero e quello che ne sarà del suo futuro REALE.

Arriviamo quindi a Videodrome

Il film Videodrome pone brutalmente diversi spunti di riflessione sui Mass Media e gli effetti non tanto piacevoli che causano, lo considero un film “nonno” di Matrix, ma non mi soffermo sulle analogie.
Videodrome è un segnale che provoca delle allucinazioni nei soggetti che vi vengono esposti, recando forti traumi al cervello, creando escrescenze tumorali così grosse da sembrare un vero e proprio organo, per farla breve una compagnia vuole trasmettere pubblicamente il segnale in modo da controllare e manipolare le persone, farle vivere in uno stato di allucinazione collettiva e permanente, rendendoli degli automi soppiantati e dipendenti dalle tecnologie.

Ho preso queste teorie e voglio estremizzarle, come se questa compagnia fosse riuscita nel suo intento. Più che musicale tendo a seguire un percorso concettuale.

Il mio è un progetto bipolare, oscilla tra l’hauntologia / realtà post-collasso e il pensiero vaporwave/hardvapour. I miei alias Cathodic Ray e SIMULA//MEMOREX sono come compagnie che si occupano della “muzak” nei programmi di allucinazione.

Sergio: Mi ha colpito molto la pressocché totale mancanza di percussioni e decido di indagare di più sul processo creativo.

Musica senza percussioni: perché?

In questi casi non ritengo il ruolo delle percussioni particolarmente predominante, sono spazi astratti e surreali, la musica vuole esserci e non esserci, vuole essere “positiva” ma al contempo persuasiva, i super soldati o le macchine che ipoteticamente in questo caso avrebbero preso in mano il progetto Videodrome vogliono mettere a proprio agio le “cavie” con della musica che sappia ricordargli la serenità dei bei tempi e metterli in condizione di sempre più totale distacco.

Questi album sono come un prologo prima di tornare al mondo vero e agli ipotetici effetti che ciò potrebbe avere, sono transizioni verso la realtà più cruda.

 

 

Dove vuoi andare con la tua sperimentazione vaporwave su Videodrome?

Porrò successivamente particolare attenzione a temi come l’ecocidio che stiamo mettendo in atto, la sovrappopolazione, il rapporto obsoleto con le tecnologie, le teorie del CCRU [Cybernetic Culture Research Unit, una roba pazzesca da leggere assolutamente, N.d.R.], con un ritorno disturbante di ritmi spezzati e influenze industrial, Illbient, breakcore ecc.

Personalmente il mio obiettivo non è costruirmi una reputazione da “producer”, essendo poco in simbiosi coi social. Spero che la mia musica arrivi agli altri sia per ricevere pareri che mi aiutino e arricchiscano nei tanti chilometri che ho da percorrere. Sia perché spero trovare qualcuno a cui interessi collaborare, che magari abbia le mie stesse visioni, e poter far crescere un movimento o un “Qualcosa di più che io in solitaria”. Quello anzi viene automatico: una delle mie più grandi aspirazioni poter presentare installazioni sonore, o spettacoli audio/visivi sperimentali, trovare qualcuno che si intenda di video e grafiche più di me e poterci collaborare sarebbe una figata, dove vivo non c’è nessuno che abbia idee bizzarre o qualcuno con cui mi sono trovato a livello di pensiero, quindi mi piacerebbe.

Non mi reputo un’artista un musicista o qualsivoglia qualifica, sono molto autocritico, sono uno svarionato che non capisce la società e la realtà in cui vive, e cerca modi per sabotarla.

Non so quanto effettivamente la mia musica possa essere interessante o banale, spero sia la gente a dirmelo, non mi piace farmi oltre le giuste self promo, non mi piace sperdere quello che faccio sulle bacheche Facebook già stracolme di merda musicale, se deve arrivare a qualcuno in particolare ci arriva, sennò pazienza.

 

 

Live e nuovi progetti

Riguardo ai live non ho ricevuto proposte al momento, e neanche io mi sono offerto, sarebbe bello potersi esibire dal vivo, ma non ho idea di come funzioni, inoltre studio produzione di musica per film e videogame. Spero di ritagliarmi un mio spazio sulla scena quanto prima, è un’esperienza che farei con molto piacere. Tra i vari progetti ne ho uno “TV themes for tomorrow family” che ho caricato già su SoundCloud ma uscirà a breve ufficialmente per Net Century [Un’etichetta discografica digitale che produce Vaporwave e musica sperimentale. Il progetto nel frattempo è già uscito e più su hai trovato il player Soundcloud per ascoltarlo. N.d.R.] e anticipa sempre i lavori che produco. Le idee sono davvero “malsane”, i temi sono tanti, e io devo fermarmi un attimo a pensare a come assestare il tutto per bene. Spero di farcela. Seguo molto, sempre rimanendo nell’ombra, la “scena vaporwave italiana”: ci sono molti sbampati che fanno roba interessante, e mi auguro di poter in futuro conoscerne un sostanzioso numero.

Se l’articolo ti è piaciuto puoi seguire Spectacular Optical alias Giovanni Rocca sul suo canale Soundcloud, e condividere il link per farlo conoscere ai tuoi amici.

Ti invito inoltre a leggere le interviste a Tassony per Fininvest1988 – nuovo ep vaporwaveda ballare e l’intervista ai Miroirs – dall’emocore alla vaporwave.

 

Sergio Pinto

Sogno un'Italia che produce idee culturali nuove e sperimenta forme nuove, e credo sia arrivato il momento di partecipare attivamente a questo cambiamento.

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